Se oggi oltre l’80% delle famiglie imolesi è proprietario della casa in cui vive è anche grazie alle cooperative di abitazione.
L’espansione dei quartieri Zolino, Cappuccini e Pedagna avvenuta negli anni ’60 ha coinciso infatti con la nascita e lo sviluppo di cooperative costituite per rispondere alle esigenze di tante famiglie, spesso non abbienti, desiderose di soddisfare l’esigenza primaria di un tetto sotto cui vivere.
In quel periodo, il Coordinamento Imolese delle Cooperative istituì un gruppo di lavoro per mettere a punto un piano di intervento per lo sviluppo dell’edilizia popolare. Fino ad allora, numerose cooperative edificatrici nascevano e si esaurivano una volta raggiunto lo scopo di assegnare la casa ai propri soci. A quell’epoca risale l’introduzione del principio dell’impresa permanente che capitalizzava esperienza e risorse per dare risposta ai bisogni di tanti, a prezzi inferiori rispetto al mercato.
Oggi le cooperative di abitazione possono essere a proprietà divisa, in cui socio e proprietario coincidono, o indivisa, in cui è proprietaria la cooperativa. I programmi delle cooperative di abitazione odierne tengono conto dell’evoluzione delle esigenze abitative e della domanda di più servizi, la garanzia di un alto livello di qualità della vita, l’attenzione all’ambiente e al risparmio energetico.